Com'è bella la civitas

Com’è bella la città, cantava Giorgio Gaber nel 1969, riproponendo in musica e con la sua graffiante ironia un antico dilemma: meglio la città o meglio la campagna?
Dilemma che, una volta sottolineate le evidenti differenze di epoca e di contesto rispetto alla contemporaneità, trova molti testimoni fra gli scrittori latini: poeti, storici, oratori, filosofi ecc. Gli squarci di vita quotidiana a Roma antica, descritti o solo richiamati in questi testi, spesso in confronto con altre ‘localizzazioni’ e stili di vita, consentono di avere un quadro antropologicamente fededegno, e certamente non uniforme, del contesto nel quale le/gli abitanti della civitas, o chi la frequentava per i motivi più vari, sperimentavano la sua potenziale socialità inclusiva o le sue barriere escludenti. Ma Roma è rimasta anche un punto (un luogo) fermo nei secoli successivi, mentre il mondo cambiava e i centri di potere si spostavano.

Introduce e coordina Gigi Spina, Centro AMA e Università degli Studi di Napoli Federico II

Interviene Renzo Tosi, Presidente Nazionale AICC

Il Convegno è realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura.
In collaborazione con il Liceo Classico Statale “Marco Minghetti”, la casa editrice il Mulino e il Centro AMA – Antropologia e Mondo Antico dell’Università di Siena.


La cittadinanza è invitata

Allegati

ClubCulturaClassica_CIVITAS_Programma.pdf